giovedì 25 dicembre 2008
Buon Natale
venerdì 12 dicembre 2008
l'Italia del 12 Dicembre
domenica 30 novembre 2008
Zingari a Lione
"Ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare... Ma non una puttana, un amico. Ecco, gli amici, quelli sì: proprio una gran voglia di vederli, di star con loro"
sabato 8 novembre 2008
I Have a Dream
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.
Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.
Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".
Martin Luther King Washington, 28 Agosto 1963.
mercoledì 29 ottobre 2008
Mazze libere
A me a Siena un giorno su due mi ferma la stradale o i carabinieri che sono sempre appostati vicino a casa. Mentre controllano i documenti, guardano sempre all'interno della macchina, a volte addirittura fanno aprire il portabagagli.
A Siena in periferia.....
Ora come è possibile che un camioncino scoperto pieno di mazze tricolori arrivi indisturbato nel centro di Roma dove c'è un poliziotto ogni tre metri? Genova 2 , la vendetta?
Come sempre dobbiamo constatare che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Oltre che denunciare l'aggressione politica, sarebbe il caso che qualcuno dei nostri faccia notare anche queste cose.
sabato 25 ottobre 2008
La Rosa Tatuata
Ho scoperto tramite una segnalazione questo gruppo.
Ho scaricato un paio di album e per me in ambito italiano rappresentano una delle cose più belle degli ultimi anni.
Non compro un cd da 5 anni, ma in questo caso ho trovato doveroso contattarli per comprare l'originale.
Andate sul loro sito http://www.larosatatuata.com/ , cercateli su internet e ascoltateli. Ne vale la pena.
La mitica "scuola genovese" pretendeva continuità. E l'ha avuta.
sabato 18 ottobre 2008
I Care
Io a memoria non mi ricordo una cosa del genere come l'intervento di Roberto Saviano l'altra sera a Matrix.
In tv, fatti precisi, nomi , cognomi, quadro locale e internazionale.
Con una coincisione da far venire i brividi.
Non il fanfaronismo alla DiPietro, non la demagogia della Lega o della destra, non un grido superficiale alla "legalita". Tavole rotonde, dibattiti, militari, polizia.
I fatti, la cultura, il coraggio di dire che a Casal di principe scritte sui muri solo contro di lui e non contro i boss.
Il coraggio di dire, in splendida solitudine, che in quel territorio la prima rivolta pubblica verso il sistema è stata da parte dei ragazzi africani e non degli italiani. Ragazzi immigrati che non hanno sopportato in silenzio il massacro di loro conterranei innocenti, mentre gli italiani sopportano ogni giorno in silenzio crimini analoghi verso italiani innocenti.
Quel che c'e' stato dopo con la Meloni e l'altra è stato per certi versi insopportabile.
Quel che c'è stato oggi con l'intervento di Maroni a ridimesionare la portata e l'impatto pubblico del personaggio Saviano è sconsolante.
Sentendo parlare Saviano mi veniva in mente il vecchio slogan " I CARE" edito dal compianto Don Milani e (mal )utilizzato e soprattutto mal applicato qualche anno fa come parola d'ordine di un congresso dei DS.
Mi preme, me ne occupo, mi riguarda.
Mi piacerebbe che la Sinistra avesse il coraggio di organizzare una grande manifestazione di popolo a Casal di Principe. Come ebbero il coraggio nel 1972 migliaia di lavoratori di scendere nonostante le bombe a Reggio Calabria per quello storico e imponente corteo antifascista.
Rappresenterebbe un grande segnale di resistenza non solo simbolica, perchè come sottolineava Saviano la paura dei clan è che di loro si cominci a parlare fuori dal solito giro degli addetti ai lavori.
Mi preme, me ne occupo, mi riguarda.
Se la Sinistra ricomaniciasse da qui, se tutti noi ricominciassimo da qui, dalla piccola grande lezione di Roberto Saviano, forse si potrebbe vedere un po di luce in fondo al tunnel.
martedì 7 ottobre 2008
Morire per pisciare
lunedì 29 settembre 2008
Storie dei nostri giorni
Milano quotidiana, in due atti
E’ un percorso brevissimo, cento metri, un paio di minuti. Eppure offre uno spaccato eccezionale di questa città.
Piazzale Lagosta 4 del pomeriggio. Una donna con il suo carico di sacchetti e povere cose sta usando la fontana per sciacquare qualcosa. Un ragazzo si avvicina in bici e con modi spicci le chiede di spostarsi. Lei, un po’ intimorita, si fa da parte. Il ragazzo beve e mentre sta per andarsene lei si scusa e lo ringrazia. Lui ad alta voce declina un prego e salendo in bicicletta dice: “Zingari di merda vi bruceremo tutti”.
Sono lì a un passo: “Ma cosa dici?” Mi prendo un vaffanculo e un dito medio alzato. Cretino, nemmeno era una zingara, quella.
Me ne torno a casa, ma mi guardo alle spalle, perché il ragazzo, l’ho visto in lontananza, si è fermato a parlare con un amico e non vorrei che venissero a chiudere la discussione.
Il pezzo di strada che divide piazzale Lagosta da casa mia è uno stretto budello tra le case e il cantiere della MM5. Dentro quel cantiere lavorano almeno una settantina di persone. Ovviamente quasi tutti stranieri: rumeni, ucraini, senegalesi.
Mi chiudo il portone alle spalle. Ma la città è sempre lì fuori che mi aspetta. Ed è sempre più arrabbiata.
Due.
Bianchi di merda. Io lo sapevo che non ci si può fidare di quelle faccine diafane. Sono pazzi che non possono vivere in una società civile. Solo ieri: la polizia ha arrestato uno che è accusato di aver ammazzato sei africani; in Finlandia un biondino bianco, ma bianco che più bianco non si può, entra a scuola e ammazza dieci suoi compagni e poi si spara; a Roma un altro tizio, sempre di razza bianca, entra in una chiesa e accoltella il prete urlando di essere l’anticristo, dice che aveva visto il codice da Vinci (pensa se guardava Arancia Meccanica).
Gentaglia capace solo di uccidere…Com’è facile fare di tutta l’erba un fascio.
martedì 16 settembre 2008
addio
Oggi è il giorno del dolore.
Eri arrivata 10 anni fa. Piccolo coniglietto che stava nel palmo della mano. Avevi scelto tu me venendo al contrario di tutti gli altri fra le mie mani.
Ci siamo subito voluti bene, mi hai subito voluto bene con quei baci che destinavi solo a me e a nessun'altro.
10 anni sono tanti.
Hai accompagnato la nostra vita, vedendo i momenti migliori e i momenti peggiori, facendo parte a pieno titolo della casa, di cui conoscevi ogni angolo. Eri parte integrante del tutto, difficile ora immaginare la stanza senza il tuo angolo: anche negli ultimi giorni di vita di mio papà la tua presenza era fra le poche cose che lo facevano sorridere. Non lo dimenticherò mai.
Mi hai visto partire, ma ogni volta che ritornavo il tuo affetto verso di me era immutato.
Poi per uno strano caso del destino ci siamo fatti 300 km insieme e ti ho portato qui un mese fa esatto. Quasi come se avessi scelto tu ancora me: il primo che ti aveva tenuto fra le mani doveva essere anche l'ultimo.
Si stamattina c'ero, fino alla fine, tu fra le mie mani, io e te soli come avevamo cominciato.
Addio Camilla, piccola dolce Camilla.
Vieni ad incontrarmi ogni tanto almeno nei sogni.
giovedì 11 settembre 2008
l'altro 11 settembre
"Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che cio' possa costituire una lezione nella storia ignominosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione. "
Salvador Allende, ucciso l'11 settembre 1973.
Per lui e per le migliaia di persone uccise o scomparse, teniamo viva la memoria oltre alle date, oltre alle ricorrenze che nessuno ricorda più, oltre agli anniversari che cancellano altri anniversari, oltre alle tragedie che ci vogliono far dimenticare.
Perchè in fondo tutto è passato anche da li, da un colpo di stato organizzato dalla Cia, dalla decisione di rovesciare un governo democraticamente eletto per ragioni politiche e per ragioni economiche.
Pochi uomini di generazione in generazione tirano le file del mondo, decidono per il futuro di milioni di altri uomini, decidono chi vive e chi muore, decidono come deve girare il mondo.
Da Palazzo Moneda a Ground Zero il filo è lo stesso, le facce sono le stesse, i cuori sono gli stessi. Sia di chi decide. Sia di chi muore. Oggi come allora.
sabato 6 settembre 2008
Ecco il Piace migliore di tutti i tempi
Maglia numero 2: Cleto Polonia
Maglia numero 3: Tonino Carannante
Maglia numero 4: Giovanni Zanotti
Maglia numero 5: Pietro Vierchowood
Maglia numero 6: Settimio Lucci
Maglia numero 7: Francesco Turrini
Maglia numero 8: Eusebio Di Francesco
Maglia numero 9: Totò De Vitis
Maglia numero 10: Giovanni Stroppa
Maglia numero 11: Pio Piovani
All. sig. Luigi Cagni
mercoledì 3 settembre 2008
A 36 ore dalla fine
sabato 30 agosto 2008
IL PIACENZA MIGLIORE DI SEMPRE
Finalmente ci siamo.
venerdì 22 agosto 2008
conto alla rovescia
lunedì 4 agosto 2008
AL PIASEINSA PO' BELL (sondaggione di fine estate)
Raccolgo con entusiasmo il suggerimento lanciato dall'amico paulette per lanciare un sondaggione epico sul Piace migliore di tutti i tempi.
Il sondaggio partirà lunedi 25 agosto (per dar modo a tutti di tornare dalle ferie): nel frattempo si raccolgono tutte le nomination secondo il ferreo schema del 4-4-2.
Con aggiunta anche del mister migliore.
Per scremare dal basso ognuno, firmandosi , puo inviare sul presente post fino a 4 proposte per i portieri e 10 proposte per ognuno degli altri ruoli. 4 per i mister.
Tali proposte verrano vagliate democraticamente dal comitato dei garanti secondo l'eterno e sempre valido principio del centralismo democratico.
Il comitato dei garanti verrà comunicato nei prossimi giorni.
Inoltre in aggiunta per dare sfogo ai propri ricordi si vota anche per la partita più bella di tutti i tempi, qui si accettano fino a 4 proposte.
Forza, sotto con le candidature!!!!!
sabato 2 agosto 2008
memoria lunga
martedì 29 luglio 2008
democrazia finale
mercoledì 16 luglio 2008
Noi aspettiamo ancora
mercoledì 2 luglio 2008
e' Palio
Oggi alle 19.30 usciranno dall'entrone del Palazzo Comunale i dieci cavalli che correranno per il Palio dedicato alla Madonna di Provenzano. E' il momento topico della festa, quello che ogni senese attende per un anno intero: il momento in cui una piazza di cinquantamila persone vocianti si zittisce completamente e in un silenzio surreale carico di tensione e speranza, accompagna i 10 barberi verso i due canapi per l'inizio della corsa.
La festa iniziata il 29 giugno con l'assegnazione a sorte dei cavalli alle contrade, oggi vive il suo giorno più lungo. Un giorno iniziato ieri sera con le cene in tutte le 17 contrade di Siena, nelle quali tra un bicchiere di vino e l'altro, sono saliti fortissimi canti antichi che risalgono pari pari all'età di Pinturicchio. Canti per caricarsi e sfidare la cabala in vista dei tre giri di piazza, canti per sfidare la contrada nemica, canti di orgoglio e di appartenenza al proprio rione. Canti di attesa e speranza.
Una città intera divisa nelle strade dei rispettivi rioni, partecipa a questa liturgia antica e uguale da secoli che si perpetua di generazione in generazione giorno dopo giorno bel al di là dei 4 giorni di festa 2 volte l'anno. In tutto questo susseguirsi di emozioni incredibili, l'unico vero eroe è sempre e soltanto il cavallo. Venerato e guardato dai contradaioli come nessun'altro. Unica variabile vera del palio, perchè ben diversamente dai fantini stessi, i cavalli non subiscono il fascino del denaro. Corrono sul tufo anche quando perdono il fantino, come fosse per loro un piacere vero continuare la corsa, stare davanti agli altri, provare ad andare più veloci.
Il cavallo resta immortale nelle vittorie del palio, qui a Siena tutti si ricordano dei cavalli molto più dei fantini che li hanno montati. Panezio, Folco, Topolone, Quebel, Giacca, Berio, Rimini, Urbino, Benito restano indimenticabili.
Domani il suono di Sunto, il campanone bronzeo che sta in cima alla Torre del Mangia farà sentire i suoi rintocchi tutto il pomeriggio fino al momento della corsa, rintocchi che rimbombano in tutta Siena e nelle campagne circostanti. E' un suono anch'esso antico carico di storia e di vicende accadute ai suoi piedi.
Quando Sunto smette di battere i suoi colpi e il suo eco ancora si espande oltre i tre colli di Siena verso le campagne del Chianti, già la piazza è muta.
Poi c'è il Palio.
Un minuto in mezzo unico al mondo e irripetibile, come scrisse qualcuno, in nessun altro luogo del pianeta che non sia la conchiglia di tufo della Piazza del Campo di Siena.
Poi la Festa sarà solo e soltanto per uno. Non esistono i piazzamenti, non esiste podio, non eiste l'uscita a testa alta. Conta solo e soltanto vincere.
Disse una volta Andrea Degortes detto Aceto: "perchè a Siena c'è questa strana abitudine per la quale se non vinci il Palio, lo perdi."
martedì 24 giugno 2008
domenica 22 giugno 2008
sabato 21 giugno 2008
venerdì 20 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
mercoledì 18 giugno 2008
martedì 17 giugno 2008
domenica 15 giugno 2008
Olè
Non sono fra quelli che contestano la corrida o firmano petizioni per chiederne l'abolizione.
Fa parte della tradizione viscerale, della cultura e della storia di una nazione e come tale deve essere rispettata.
Non ne so molto sinceramente, ne so se uno spagnolo sta col toro o col torero o assiste neutralmente allo spettacolo.
E' sicuramente scontato, ma dichiaro pubblicamente che invece io sto col toro sempre e comunque e ieri la bestia ci ha regalato questa soddisfazione.
Grazie fratello, riposa in pace.
giovedì 12 giugno 2008
Ricordando Enrico
“Un uomo introverso e malinconico, di immacolata onestà e sempre alle prese con una coscienza esigente, solitario, di abitudini spontanee, più turbato che alettato dalla prospettiva del potere, e in perfetta buona fede di cui ci resta un programma sociale, politico, economico, etico e morale non scritto basilare per il futuro democratico e di progresso del nostro Paese." (Indro Montanelli)
"Ricordo una volta, da piccolo, Enrico Berlinguer. Un giornalista gli chiese: "Lei è comunista ma che dice dell'isola di proprietà della sua famiglia?" Berlinguer disse: "Non rispondo a domande cretine". (Claudio Amendola)
"La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." ( Enrico Berlinguer)
mercoledì 4 giugno 2008
Qualcosa di Sinistra
E' agghiacciante quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese. I campi ROM di Ponticelli (Na) in fiamme, il nuovo pacchetto di sicurezza del ministro Maroni, il montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle ronde notturne offrono una agghiacciante fotografia dell'Italia 2008.
"Mi vergogno di essere italiano e cristiano", fu la mia reazione rientrato in Italia da Korogocho, all'approvazione della legge Bossi-Fini. (2002). Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento del razzismo e xenofobia nella società italiana, cavalcata dalla Lega (la vera vincitrice delle elezioni 2008) e incarnata oggi nel governo Berlusconi. (Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra da Cofferati a Dominici....) Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano.
Mi vergogno di appartenere ad una società sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il musulmano che è diventato oggi il nemico per eccellenza.
Mi vergogno di appartenere ad un paese il cui governo ha varato un pacchetto- sicurezza dove essere clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non è un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale(l'11% della popolazione mondiale consuma l'88% delle risorse) che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere. L'O.N.U. prevede che entro il 2050 avremo per i cambiamenti climatici un miliardo di rifugiati climatici. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando i poveri?
Mi vergogno di appartenere ad un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare, ma poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire.
Mi vergogno di appartenere ad un paese che da' la caccia ai ROM come se fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano ROM!). Noi abbiamo fatto dei ROM il nuovo capro espiatorio.
Mi vergogno di appartenere ad un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti ("quando gli albanesi eravamo noi"): si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti sono stati trattati male un po' ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos'è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il BENESSERE? Come possiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro "Paradiso"? E' la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa.
Mi vergogno di appartenere ad un paese che si dice cristiano ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di quel povero Gesù di Nazareth crocifisso fuori le mura e che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri. "Quello che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me". Come possiamo dirci cristiani mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza mentre ci rifiutiamo di fare le "adozioni da vicino"? Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe? E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile? Come missionario, che da una vita si è impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler : "Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo. Quando alla fine sono venute ad arrestare me non c'era più nessuno a protestare."
Non possiamo stare zitti, dobbiamo parlare, gridare, urlare. E' in ballo il futuro del nostro paese, ma soprattutto è in ballo il futuro dell'umanità, anzi della vita stessa.
Diamoci da fare perché vinca la vita!
Alex Zanotelli
Per adesioni, puoi inviare email:alex.zanotelli@libero.it
lunedì 26 maggio 2008
Cimeli
sabato 17 maggio 2008
Vittoria e Civiltà
mercoledì 7 maggio 2008
Verso il 2 luglio
E' cominciata con i primi rulli di tamburo che si sono uditi domenica scorsa provenire da dentro le mura dalla contrada del Valdimontone, la stagione del Palio che culminerà il 2 luglio e il 16 agosto con le 2 carriere dell'anno.
E' difficile spiegare a chi non è vive a Siena cosa rappresenti la contrada e quanto essa faccia parte ben al di la dei giorni del Palio, ma per tutto l'anno, del tessuto sociale di questa città.
Forse puo essere significatico questo dato: le 17 Contrade come lo conosciamo oggi sono rimaste immutate dal 1729.
Precedentemente erano molte di più ma, da quell'anno, la Governatrice Violante Beatrice di Baviera sancì con un "Bando sui confini" l'attuale suddivisione della città all'interno delle mura.
Hanno resistito da allora per quasi tre secoli, tramandando di generazione in generazione una passione viscerale e unica al mondo.
A chi vuole capire cosa sia la contrada e con essa il Palio di Siena, non venga a vedere la corsa e basta.
Venga a Siena almeno 4 giorni prima a vivere dentro la città questo rito collettivo, questa avventura straordinaria dell'immaginazione; a capire che solo chi è nato qua, nemmeno io che ci vivo da anni, può costruirsi dentro un'emozione che è solo ed esclusivamente loro; che un grande regista, Federico Fellini descrisse in poche parole ma veramente esemplari:
"Voi a Siena avete questa cosa preziosa, ed è singolare come nel conflitto delle Contrade vi sia la vostra unione. Tutto il mondo si sfalda e voi siete qui con la vivezza di questi riti e con fedeltà ai secoli. Credo sia l'unico esempio in Italia. C'è una sorta di cordone misterioso fra voi ed i Senesi di tutte le epoche. E' bello, molto bello! (c.a. 1970)
domenica 27 aprile 2008
Nel nome di Francesco?
Ma appare ancor più sorprendente la reazione in appoggio a questa decisione dei frati francescani.
Padre Enzo Fortunato, direttore sala stampa della Basilica superiore di San Francesco, si dice convinto che "lo spirito di S. Francesco non venga tradito e aggiunge: " credo che S. Francesco ci comprenderebbe".
Nel nome di Francesco appunto: secondo la regola dettata dal Santo, la vita comunitaria deve cercare di conformarsi a questi principi:
2) Umiltà: porsi al di sotto di tutto e di tutti, al servizio dell'ultimo per essere davvero al servizio di Dio, liberarsi dai desideri terreni che allontanano l'uomo dal bene e dalla giustizia
3) Povertà: rinuncia a possedere qualsiasi bene condividendo tutto ciò che ci è dato con i tutti i fratelli, partendo dai più bisognosi.
giovedì 24 aprile 2008
25 Aprile, Oggi
venerdì 18 aprile 2008
Amarcord3
E' legato al nome del mitico Giovanni Zanotti uno dei ricordi più belli di sempre.
Correva l'anno 1983, avevo 12 anni e quella domenica pomeriggio dissi ai miei genitori che andavo al cinema Excelsior.
Invece la mia destinazione era la curva nord del Galleana, posto unico ridotto, 3000 lire.
Partita incredibile con mini invasione di campo, interruzione per svariati minuti e gol vittoria di Zanotti con una bomba al 98'. Con tanto di giro di campo finale di tutta la squadra come se avessimo vinto la Coppa dei Campioni.
Uscendo dallo Stadio, appena fuori, mi aspettava mio padre che aveva saputo da qualcuno dove ero stato, e ricordo come fosse ora lo sguardo piu' severo che io mi ricordi di lui.
Alcuni nomi di quella squadra che fanno rabbrividire: Caricola, Comba, Mandressi, Filosofi, Pederzoli. Si retrocederà in C2 nonostante la vittoria all'ultima giornata proprio sul campo del Vicenza.
L'anno dopo cominciò l'era di Titta Rota.
martedì 15 aprile 2008
sabato 12 aprile 2008
lunedì 7 aprile 2008
Ola per il Lupo
martedì 1 aprile 2008
Amarcord2
giovedì 27 marzo 2008
Lezioni dalla memoria
lunedì 24 marzo 2008
La storia sono loro
Ajroldi Antonio - Maggiore del Regio Esercito.
Albanese Teodato - Avvocato.
Albertelli Pilo - Professore di filosofia.
Amoretti Ivanoe - Sottotenente in servizio permanente effettivo.
Angelai Aldo - Macellaio.
Angeli Virgilio - Pittore.
Angelini Paolo - Autista.
Angelucci Giovanni - Macellaio.
Annarumi Bruno - Stagnino.
Anticoli Lazzaro - Venditore ambulante.
Artale Vito - Tenente Generale d'artiglieria.
Astrologo Cesare - Lucidatore.
Aversa Raffaele - Capitano dei Carabinieri Reali.
Avolio Carlo - Impiegato (S.A.L.B.)
Azzarita Manfredi - Capitano di cavalleria.
Baglivo Ugo - Avvocato.
Ballina Giovanni - Contadino.
Banzi Aldo - Impiegato.
Barbieri Silvio - Architetto.
Benati Nino - Banchista.
Bendicenti Donato - Avvocato.
Berardi Lallo - Manovale.
Bernabei Elio - Ingegnere delle Ferrovie dello Stato.
Bernardini - Commerciante.
Bernardini Tito - Magazziniere.
Berolsheimer Aldo - Commesso.
Blumstein Giorgio Leone - Banchiere.
Bolgia Michele - Ferroviere.
Bonanni Luigi - Autista.
Bordoni Manlio - Impiegato.
Bruno Dl Belmonte Luigi - Proprietario.
Bucchi Marcello - Geometra.
Bucci Bruno - Disegnatore.
Bucci Umberto - Impiegato.
Bucciano Francesco - Impiegato.
Bussi Armando - Impiegato delle Ferrovie dello Stato. strappato dai tedeschi dalla sua casa in via Savoia 72 a Roma a seguito di una delazione
Butera Gaetano - Pittore.
Buttaroni Vittorio - Autista.
Butticé Leonardo - Meccanico.
Calderari Giuseppe - Contadino.
Camisotti Carlo - Asfaltista.
Campanile Silvio - Commerciante.
Canacci Ilario - Cameriere.
Canalis Salvatore - Professore di lettere.
Cantalamessa Renato - Falegname.
Capecci Alfredo - Meccanico.
Capozio Ottavio - Impiegato postale.
Caputo Ferruccio - Studente.
Caracciolo Emanuele- Regista e tecnico cinematografico.
Carioli Francesco - Fruttivendolo.
Carola Federico - Capitano d'aviazione.
Carola Mario - Capitano di fanteria.
Casadei Andrea - Falegname.
Sabato Martelli Castaldi. Generale.
Caviglia Adolfo - Impiegato.
Celani Giuseppe - Ispettore capo dei servizi annonari.
Cerroni Oreste - Tipografo.
Checchi Egidio - Meccanico.
Chiesa Romualdo - Studente.
Chiricozzi Aldo Francesco - Impiegato.
Ciavarella Francesco - Marinaio.
Cibei Duilio - Falegname.
Cibei Gino - Meccanico.
Cinelli Francesco - Impiegato.
Cinelli Giuseppe - Portatore ai mercati generali.
Cocco Pasquale - Studente.
Coen Saverio - Commerciante.
Conti Giorgio - Ingegnere.
Corsi Orazio - Falegname
Costanzi Guido - Impiegato.
Cozzi Alberto - Meccanico.
D'Amico Cosimo - Amministratore teatrale.
D'Amico Giuseppe - Impiegato.
D'Andrea Mario - Ferrovie.
D'Aspro Arturo - Ragioniere.
De Angelis Gerardo - Regista cinematografico.
De Carolis Ugo - Maggiore dei Carabinieri Reali La Scuola Allievi Ufficiali dei Carabinieri a Roma è dedicata alla sua memoria.
De Giorgio Carlo - Impiegato.
De Grenet Filippo - Impiegato
Della Torre Odoardo - Avvocato.
Del Monte Giuseppe - Impiegato.
De Marchi Raoul - Impiegato.
De Nicolo' Gastone- Studente.
De Simoni Fidardo - Operaio.
Di Capua Zaccaria - Autista.
Di Castro Angelo - Commesso.
Di Consiglio Cesare - Venditore ambulante.
Di Consiglio Franco - Macellaio.
Dl Consiglio Marco - Macellaio.
Di Consiglio Mosè - Commerciante.
Di Consiglio Salomone - Venditore ambulante.
Di Consiglio Santoro - Macellaio.
Di Nepi Alberto - Commerciante.
Di Nepi Giorgio - Viaggiatore.
Di Nepi Samuele - Commerciante.
Di Nola Ugo - Rappresentante di commercio.
Diociajuti Pier Domenico - Commerciante.
Di Peppe Otello - Falegname ebanista.
Di Porto Angelo - Commesso.
Di Porto Giacomo - Venditore ambulante.
Di Porto Giacomo - Venditore ambulante.
Di Salvo Gioacchino - Impiegato.
Di Segni Armando - Commerciante.
Di Segni Pacifico - Venditore ambulante.
Di Veroli Attilio - Commerciante.
Di Veroli Michele - Collaboratore del padre commerciante.
Drucker Salomone - Pellicciaio.
Duranti Lido - Operaio.
Efrati Marco - Commerciante.
Elena Fernando - Artista.
Eluisi Aldo - Pittore.
Ercolani Giorgio - Tenente colonnello del Regio Esercito.
Ercoli Aldo - Pittore.
Fabri Renato - Commerciante.
Fabrini Antonio - Stagnino.
Fano Giorgio - Dottore in scienze commerciali.
Fantacone Alberto - Dottore in legge.
Fantini Vittorio - Farmacista.
Fatucci Sabato Amadio - Venditore ambulante.
Felicioli Mario - Elettrotecnico.
Fenulli Dardano - Maggior Generale
Ferola Enrico - Fabbro.
Finamonti Loreto - Commerciante.
Finocchiaro Arnaldo - Elettricista.
Finzi Aldo - Politico.
Fiorentini Valerio - Autista meccanico.
Fiorini Fiorino - Maestro musica.
Fochetti Angelo - Impiegato.
Fondi Edmondo - Impiegato commerciante.
Fontana Genserico -Tenente dei Carabinieri Reali, dottore in giurisprudenza.
Fornari Raffaele - Commerciante.
Fornaro Leone - Venditore ambulante.
Forte Gaetano - Commerciante.
Foschi Carlo - Commerciante.
Frasca Celestino - Muratore.
Frascà Paolo - Impiegato.
Frascati Angelo - Commerciante.
Frignani Giovanni - Tenente colonnello dei Carabinieri Reali
Funaro Alberto - Commerciante.
Funaro Mosè - Commerciante.
Funaro Pacifico - Autista.
Funaro Settimio - Venditore ambulante.
Galafati Angelo - Pontarolo.
Gallarello Antonio - Falegname ebanista.
Gavioli Luigi - Impiegato.
Gelsomini Manlio - Medico.
Gesmundo Gioacchino - Professore di lettere.
Giacchini Alberto - Assicuratore.
Giglio Maurizio - Dottore in legge.
Gigliozzi Romolo - Autista.
Giordano Calcedonio - Corazziere.
Giorgi Giorgio - Ragioniere.
Giorgini Renzo - Industriale.
Giustiniani Antonio - Cameriere.
Gorgolini Giorgio - Ragioniere.
Gori Gastone - Muratore.
Govoni Aladino - Capitano dei granatieri.
Grani Umberto - Tenente colonnello Regia Aeronautica.
Grieco Ennio - Elettromeccanico.
Guidoni Unico - Studente.
Haipel Mario - Maresciallo del Regio Esercito.
Iaforte Domenico - Calzolaio.
Ialuna Sebastiano - Agricoltore.
Imperiali Costantino - Rappresentante di vini.
Intreccialagli Mario - Calzolaio.
Kereszti Sandor - Ufficiale.
Landesman Boris - Commerciante.
La Vecchia Gaetano - Ebanista.
Leonardi Ornello - Commesso.
Leonelli Cesare - Avvocato.
Liberi Epidemio - Industriale.
Lioonnici Amedeo - Industriale.
Limentani Davide - Commerciante.
Limentani Giovanni - Commerciante.
Limentani Settimio - Commerciante.
Lombardi Ezio - Impiegato.
Lopresti Giuseppe - Dottore in legge.
Lordi Roberto - Generale della Regia Aeronautica.
Lotti Giuseppe - Stuccatore.
Lucarelli Armando - Tipografo.
Luchetti Carlo - Stagnaro.
Luna Gavino - Impiegato delle Regie Poste. Con il nome d'arte di Gavino de Lunas incise un disco di musica sarda pubblicato nel Regno Unito.
Lungaro Pietro Ermelindo - Sottufficiale di Pubblica Sicurezza.
Lunghi Ambrogio - Asfaltista.
Lusena Umberto - Maggiore del Regio Esercito.
Luzzi Everardo - Metallurgico.
Magri Mario - Capitano d'artiglieria.
Manca Candido - Brigadiere dei Carabinieri Reali.
Mancini Enrico[10] - Commerciante.
Marchesi Alberto - Commerciante, comunista, ex ardito bersagliere
Marchetti Duilio - Autista.
Margioni Antonio - Falegname.
Marimpietri Vittorio - Impiegato.
Marino Angelo - Piazzista.
Martella Angelo
Martelli Castaldi Sabato - Generale della Regia Aeronautica.
Martini Placido - Avvocato.
Mastrangeli Fulvio - Impiegato.
Mastrogiacomo Luigi - Custode del ministero delle Finanza.
Medas Giuseppe - Avvocato.
Menasci Umberto - Commerciante.
Micheli Ernesto - Imbianchino.
Micozzi Emidio - Commerciante.
Mieli Cesare - Venditore ambulante.
Mieli Mario - Negoziante.
Mieli Renato - Negoziante.
Milano Raffaele - Viaggiatore.
Milano Tullio - Impiegato.
Milano Ugo - Impiegato.
Mocci Sisinnio
Montezemolo Giuseppe - Colonnello del Regio Esercito.
Moretti Augusto
Moretti Pio - Contadino.
Morgano Santo - Elettromeccanico.
Mosca Alfredo - Elettrotecnico.
Moscati Emanuele - Piazzista.
Moscati Pace - Venditore ambulante.
Moscati Vito - Elettricista.
Mosciatti Carlo - Impiegato.
Napoleone Agostino - Sottotenente di vascello della Regia Marina.
Natali Celestino - Commerciante.
Natili Mariano - Commerciante.
Navarra Giuseppe - Contadino.
Ninci Sestilio - Tramviere.
Nobili Edoardo - Meccanico.
Norma Fernando - Ebanista.
Orlandi Posti Orlando - Studente.
Ottaviano Armando - Dottore in lettere.
Paliani Attilio - Commerciante.
Pappagallo Pietro - Sacerdote.
Pasqualucci Alfredo - Calzolaio.
Passarella Mario - Falegname.
Pelliccia Ulderico - Carpentiere.
Pensuti Renzo - Studente.
Pepicelli Francesco - Maresciallo dei Carabinieri Reali.
Perpetua Remo - Rigattiere.
Perugia Angelo - Venditore ambulante.
Petocchi Amedeo
Petrucci Paolo - Professore di lettere.
Pettorini Ambrogio - Agricoltore.
Piasco Renzo - Ferroviere.
Piattelli Cesare - Venditore ambulante.
Piattelli Franco - Commesso.
Piattelli Giacomo - Piazzista.
Pierantoni Luigi - Medico.
Pierleoni Romolo - Fabbro.
Pignotti Angelo - Negoziante.
Pignotti Umberto - Impiegato.
Piperno Claudio - Commerciante.
Piras Ignazio - Contadino.
Pirozzi Vincenzo - Ragioniere.
Pisino Antonio - Ufficiale di marina.
Pistonesi Antonio - Cameriere.
Pitrelli Rosario - Meccanico.
Polli Domenico - Costruttore edile.
Portieri Alessandro - Meccanico.
Portinari Erminio - Geometra.
Primavera Pietro - Impiegato.
Prosperi Antonio - Impiegato.
Pula Italo - Fabbro.
Pula Spartaco - Verniciatore.
Raffaeli Beniamino - Carpentiere.
Rampulla Giovanni - Tenente colonnello.
Rendina Roberto - Tenente colonnello d'artiglieria.
Renzi Egidio - Operaio.
Renzini Augusto - Carabiniere.
Ricci Domenico - Impiegato.
Rindone Nunzio - Pastore.
Rizzo Ottorino - Maggiore del Regio Esercito.
Roazzi Antonio - Autista.
Rocchi Filippo - Commerciante.
Rodella Bruno - Studente.
Rodriguez Pereira Romeo - Tenente dei Carabinieri Reali.
Romagnoli Goffredo - Ferroviere.
Roncacci Giulio - Commerciante.
Ronconi Ettore - Contadino.
Saccotelli Vincenzo - Falegname.
Salemme Felice - Impiegato.
Salvatori Giovanni - Impiegato.
Sansolini Adolfo - Commerciante.
Sansolini Alfredo - Commerciante.
Savelli Francesco - Ingegnere.
Scarioli Ivano - Bracciante.
Scattoni Umberto - Pittore.
Sciunnach Dattilo - Commerciante.
Semini Fiorenzo - Sottotenente di vascello della Regia Marina.
Senesi Giovanni - Esattore istituto di assicurazioni.
Sepe Gaetano - Sarto.
Sergi Gerardo - Sottotenente dei Carabinieri Reali.
Sermoneta Benedetto - Venditore ambulante.
Silvestri Sebastiano - Agricoltore.
Simoni Simone - Generale.
Sonnino Angelo - Commerciante.
Sonnino Gabriele - Commesso.
Sonnino Mosè - Venditore ambulante.
Sonnino Pacifico - Commerciante.
Spunticchia Antonino - Meccanico.
Stame Nicola Ugo - Artista lirico.
Talamo Manfredi - Tenente colonnello dei Carabinieri Reali.
Tapparelli Mario - Commerciante.
Tedesco Cesare - Commesso.
Terracina Sergio - Commesso.
Testa Settimio - Contadino.
Trentini Giulio - Arrotino.
Troiani Eusebio - Mediatore.
Troiani Pietro - Venditore ambulante.
Ugolini Nino - Elettromeccanico.
Unghetti Antonio - Manovale.
Valesani Otello - Calzolaio.
Vercillo Giovanni - Impiegato.
Villoresi Renato - Capitano del Regio Esercito.
Viotti Pietro - Commerciante
Vivanti Angelo - Commerciante.
Vivanti Giacomo - Commerciante.
Vivenzio Gennaro
Volponi Guido - Impiegato.
Wald Pesach Paul
Wald Schra
Zaccagnini Carlo - Avvocato.
Zambelli Ilario - Telegrafista
Zarfati Alessandro - Commerciante.
Zicconi Raffaele - Impiegato.
Zironi Augusto - Sottotenente di vascello