Milano è una città medaglia d'oro per la Resistenza.
Una città che ha pagato un tributo altissimo di morti e deportati durante la seconda guerra mondiale.
Nella notte tra domenica e lunedì 13 gennaio 2008 ignoti avevano divelto e rotto la lapide, affissa nel monumento al centro di Piazza Miani. Tale atto vandalico ha completamente spezzato in quattro tronconi la lapide ai caduti della Resistenza e del terrorismo, li esposta, danneggiando in modo irreparabile il marmo. La lapide ricordava trenta partigiani si Milano caduti per la libertà durante la Liberazione.
L'Aned è l'associazione che raccoglie gli ex deportati dei campi di concentramento nazisti. Organizza ogni anno in tutta Italia conferenze, incontri, visite agli ex Lager coinvolgendo decine di migliaia di persone, specialmente i giovani delle scuole. Ha pubblicato in proprio o con altre case editrici decine di libri, film, documentari e mostre. Ne faceva parte anche Primo Levi.
Il Comune di Milano ha risposto all'atto vandalico di Piazza Miani il Giorno della Memoria 2008 facendo recapitare proprio in quella data da una funzionaria del settore Demanio e Patrimonio lo sfratto all’ANED che dovra’ lasciare l’appartamento di via Bagutta 12 libero “da persone, cose e terzi” entro il 30 giugno 2009, e ha pertanto un anno e mezzo per cercarsi un’altra sede, per la quale per il momento l’Amministrazione comunale non assume alcun impegno.
Il presidente dell'Aned di Milano ha cosi commentato:
"La nostra Associazione, ha detto Dario Venegoni, non è assimilabile a certi protagonisti dello scandalo di Affittopoli, di cui tanto si parla. Noi non abbiamo avuto in questi anni un centesimo di finanziamento da parte del Comune, della Provincia e della Regione Lombardia. In compenso abbiamo versato noi nelle casse del Comune circa 10.000 euro solo nel 2007 per l’affitto e le spese della sede."
Il sindaco Moratti (che per ora non ha risposto) si dovrebbe semplicemente vergognare per il trattamento anche simbolico ("l'amministrazione non assume alcun impegno") che sta riservando agli ultimi reduci di una storia che è la storia stessa di Milano e dell'Italia: perchè se la signora Moratti è stata eletta e guida il governo della città, lo deve solo e soltanto a quelli che a rischio della vita hanno lottato per un futuro di democrazia e libertà.
Ma forse parlare di storia è chiedere troppo a Letizia Moratti.
3 commenti:
Io non mi meraviglio di niente di quello che viene partorito dalla piccola, gretta e meschina mente della moratti (con la m minuscola, sia ben chiaro). Mi limito a ricordare quattro cose:
A)La cosiddetta riforma della scuola, riassumibile in una sola parola: VERGOGNOSA, è inutile aggiungere altro.
B)La patetica pagliacciata messa in atto durante il 25 Aprile, quando PROVOCATORIAMENTE si è presentata spingendo la carrozzina dell'anziano padre, PRESUNTO partigiano.
C)La manifestazione organizzata nel 2007, a meno di un anno dall'insediamento del Governo Prodi, per protestare contro il Governo per le insufficienti condizioni di sicurezza di Milano, il tutto dopo esere stata 5 anni al governo!
D)La cosa più rivoltante e razzista che si possa fare, la discriminazione dei bambini. A milano i bimbi figli di immigrati irregolari non possono iscriversi agli asili e alle scuole. Io in questi casi confesso di ammettere qualsiasi atto violento messo in essere (del resto non faccio altro che riprendere il gesuita Juan Mariana de Talavera de la Reina (1535-Toledo 1624) filosofo e storico spagnolo, che sostiene che in presenza di una tirannia intollerabile pubblicamente denunciata e riconosciuta, diviene lecito anche al privato cittadino uccidere il tiranno).
L'ultimo punto del quale non ero a conoscenza è veramente scandaloso, per certi versi penso anche anticostituzionale e contro i Diritti del''Uomo.
Ma possibile che nessuno faccia nulla e che questo scempio sia consentito?
Ti posso dire che il ministro Fioroni per questo motivo ha revocato tutti i finanziamenti ministeriali alle scuole milanesi.
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