domenica 30 novembre 2008

Zingari a Lione



"Ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare... Ma non una puttana, un amico. Ecco, gli amici, quelli sì: proprio una gran voglia di vederli, di star con loro"
Il Perozzi. Amici Miei
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E' stata proprio una bella zingarata in una città che abbiamo scelto dopo mesi di trattativa. Col senno di poi forse potevamo fare meglio.....ci impegneremo di più l'anno prossimo. Ma il divertimento al di la del luogo è sempre garantito.
Come è tradizione in ognuna delle nostre zingarate è venuto fuori che c'è un'altro pargolo in arrivo. Auguroni a Lorenzo e Marina.
Ora la domanda è: alla prossima a chi toccherà? Quale stanza verrà svegliata alle 7 di mattina per il grande annuncio? Si prevede grande tensione al prossimo sorteggione delle camere.....








sabato 8 novembre 2008

I Have a Dream



Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.
Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.
Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".


Martin Luther King Washington, 28 Agosto 1963.

mercoledì 29 ottobre 2008

Mazze libere

Ci sarebbe da porre una domanda al capo della polizia o al ministro dell'interno dopo i fatti di oggi in Piazza Navona.
A me a Siena un giorno su due mi ferma la stradale o i carabinieri che sono sempre appostati vicino a casa. Mentre controllano i documenti, guardano sempre all'interno della macchina, a volte addirittura fanno aprire il portabagagli.
A Siena in periferia.....
Ora come è possibile che un camioncino scoperto pieno di mazze tricolori arrivi indisturbato nel centro di Roma dove c'è un poliziotto ogni tre metri? Genova 2 , la vendetta?
Come sempre dobbiamo constatare che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Oltre che denunciare l'aggressione politica, sarebbe il caso che qualcuno dei nostri faccia notare anche queste cose.

sabato 25 ottobre 2008

La Rosa Tatuata


Ho scoperto tramite una segnalazione questo gruppo.
Ho scaricato un paio di album e per me in ambito italiano rappresentano una delle cose più belle degli ultimi anni.
Non compro un cd da 5 anni, ma in questo caso ho trovato doveroso contattarli per comprare l'originale.
Andate sul loro sito http://www.larosatatuata.com/ , cercateli su internet e ascoltateli. Ne vale la pena.
La mitica "scuola genovese" pretendeva continuità. E l'ha avuta.

sabato 18 ottobre 2008

I Care


SOSTENIAMO ROBERTO SAVIANO (firmate l'appello)


Io a memoria non mi ricordo una cosa del genere come l'intervento di Roberto Saviano l'altra sera a Matrix.
In tv, fatti precisi, nomi , cognomi, quadro locale e internazionale.
Con una coincisione da far venire i brividi.
Non il fanfaronismo alla DiPietro, non la demagogia della Lega o della destra, non un grido superficiale alla "legalita". Tavole rotonde, dibattiti, militari, polizia.
I fatti, la cultura, il coraggio di dire che a Casal di principe scritte sui muri solo contro di lui e non contro i boss.
Il coraggio di dire, in splendida solitudine, che in quel territorio la prima rivolta pubblica verso il sistema è stata da parte dei ragazzi africani e non degli italiani. Ragazzi immigrati che non hanno sopportato in silenzio il massacro di loro conterranei innocenti, mentre gli italiani sopportano ogni giorno in silenzio crimini analoghi verso italiani innocenti.
Quel che c'e' stato dopo con la Meloni e l'altra è stato per certi versi insopportabile.
Quel che c'è stato oggi con l'intervento di Maroni a ridimesionare la portata e l'impatto pubblico del personaggio Saviano è sconsolante.
Sentendo parlare Saviano mi veniva in mente il vecchio slogan " I CARE" edito dal compianto Don Milani e (mal )utilizzato e soprattutto mal applicato qualche anno fa come parola d'ordine di un congresso dei DS.
Mi preme, me ne occupo, mi riguarda.
Mi piacerebbe che la Sinistra avesse il coraggio di organizzare una grande manifestazione di popolo a Casal di Principe. Come ebbero il coraggio nel 1972 migliaia di lavoratori di scendere nonostante le bombe a Reggio Calabria per quello storico e imponente corteo antifascista.
Rappresenterebbe un grande segnale di resistenza non solo simbolica, perchè come sottolineava Saviano la paura dei clan è che di loro si cominci a parlare fuori dal solito giro degli addetti ai lavori.
Mi preme, me ne occupo, mi riguarda.
Se la Sinistra ricomaniciasse da qui, se tutti noi ricominciassimo da qui, dalla piccola grande lezione di Roberto Saviano, forse si potrebbe vedere un po di luce in fondo al tunnel.

martedì 7 ottobre 2008

Morire per pisciare


Chissà se la classe politica, con tutto quello che ha da fare, sta riflettendo seriamente su quanto sta accadendo in Italia negli ultimi mesi.
Violenze gratuite, omicidi di immigrati, pestaggi senza senso, un ragazzo a Parma massacrato dai vigili, un'altro a Milano ucciso perchè aveva rubato un biscotto e mille altri episodi.
Ma la notizia di oggi dell'omicidio di un camionista vicino ad Alessandria freddato senza pietà solo perchè si era fermato a pisciare nel cespuglio di un'area di sosta vicino ad un bar è davvero sconcertante.
Una vita finita a 42 anni per fare la cosa più naturale del mondo. La cosa che mille volte abbiamo fatto tutti, chi più chi meno in posti improbabili.
Una cosa che, nell'Italia di oggi può costare la vita.
Dovremmo fermarci un attimo a riflettere tutti quanti su questo dilagare di intolleranza. Su questa escalation di violenza che porta il cosidetto cittadino normale ad ammazzare , come si trattasse di far fuori una mosca che ti si è posata sul viso.
La politica può ritenersi innocente davanti a tutto questo, può solo addossare la responsabilità all'evoluzione delle società moderne sempre più individualiste e meno solidali?
No. Non può.
Ci sono forze politiche ben note, attualmente al governo del paese che per anni hanno fomentato quell' intolleranza razziale o religiosa, verso il diverso, verso che viene da fuori, non rendendosi conto che il sasso da loro lanciato avrebbe creato molti cerchi sempre più larghi e incontrollabili.
La strada in discesa che è cominciata anni fa con queste intolleranze è finita inevitabilmente con
un intolleranza più sottile e ancor più pericolosa verso tutto ciò che da fastidio, anche le cose più piccole e insignificanti del mondo: una pisciata a bordo strada, il cane del vicino che abbaia, le briciole dal balcone di sopra, il volume del televisore dell'inquilino di fianco e avanti cosi.
Adesso è dura arginare questa deriva che può colpire a random ognuno in qualsiasi momento e di cui nessuno sente l'esigenza di parlare o di iniziare a porre rimedio.