sabato 15 marzo 2008

Razza dis-umana


Questi sono i miei cani. Giotto e Una.

In qualsiasi giorno che Dio manda in terra il loro sguardo di amore infinito nei nostri confronti è identico, ogni volta che passiamo in cortile o che torniamo alla sera o che rientriamo dopo una settimana di vacanza il loro trasporto verso di noi è immutato. Ce lo dicono con gli occhi, con il movimento del corpo, con le loro danze e le corse all'impazzata, con i loro abbai ritmati, quanto sono contenti di vederci.
A volte penso che noi ricambiamo troppo poco per quello che loro ci danno.

Proprio per questo, resta a me incomprensibile come possa avvenire che un uomo come me, al mattino prenda il suo cane, lo chiami con un fischio, lo faccia entrare in macchina, lo porti su un'autostrada, lo leghi al guardrail e se ne vada lasciandolo li nella solitudine e nel terrore come è accaduto qualche tempo fa ad Ancona. ( guarda video)

Non esiste una ragione al mondo che possa giustificare una persona che compie un atto del genere e che evidenzia un'aridità umana senza limiti.
Che mi fa vergognare di appartenere io, alla stessa razza, di uno che fa una cosa cosi.

Intanto i cani nella loro incosapevolezza dei rischi che li circondano, continuano e continueranno a donarci tutto sempre e comunque. Fino alla fine del mondo.

1 commento:

Il Cesco ha detto...

Ci vuole la tolleranza zero per questi esseri schifosi, multe salatissime e responsabilità penale. Forse mi sono lasciato andare, anzi no, so quello che dico, che male c'è a dire tolleranza zero ?