lunedì 26 maggio 2008

Cimeli


Quanso si fa un trasloco saltano fuori cose impensabili e sepolte da anni nei cassetti sia degli armadi che della memoria.
Ho svuotato l'altro giorno la mia vecchia stanza di Piacenza dove di fatto ho vissuto per 33 anni e sono venuti fuori oggetti che mi hanno fatto sfiorare la commozione.
Nell'ordine quelli più emozionanti:
1) Mattonella del bagno dell'ITIS datata 7 maggio 1987 (penso la data del prelevamento)
2) Quadretto a specchio raffigurante Michel Platinì
3) La palla pazza che strumpallazza
4) Big Jim quello che schiacci la schiena e muove il braccio (senza una gamba)
5) La prima pagina de l'Unità quando abbiamo vinto del 96'
6) Videocassetta dei goal del Piacenza dell'anno della promozione in serie A
7) Il mangiadischi arancione degli anni 70
8) Adesivo "La Padania è una gran presa pe'l culo!"
9) Fotografia della prima comunione con dei capelli allucinanti
10) Trenino elettrico Lima anno 1975
E' stata l'unica cosa bella del trasloco....

sabato 17 maggio 2008

Vittoria e Civiltà


Qualche mese fa avevo dedicato un post a Oscar Pistorius sostenendo il suo diritto a partecipare alle Olimpiadi. Se naturalmente, come è giusto che sia, farà il tempo minimo sui 400 metri piani per potere accedere alle gare.
Mercoledi il Tribunale di Losanna ha accolto la sua istanza affermando che al momento "non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi".
Sono molto contento di questa decisione.
Spero vivamente che ce la faccia a fare quel tempo richiesto. Ma comunque sia è importante che sia stato affermato il principio che l'atleta Oscar Pistorius possa partecipare alla più importante manifestazione mondiale di atletica. Con buona pace di quelli che continuano a dire che uno che non ha le gambe è avvantaggiato. Robe da matti.

mercoledì 7 maggio 2008

Verso il 2 luglio


E' cominciata con i primi rulli di tamburo che si sono uditi domenica scorsa provenire da dentro le mura dalla contrada del Valdimontone, la stagione del Palio che culminerà il 2 luglio e il 16 agosto con le 2 carriere dell'anno.
E' difficile spiegare a chi non è vive a Siena cosa rappresenti la contrada e quanto essa faccia parte ben al di la dei giorni del Palio, ma per tutto l'anno, del tessuto sociale di questa città.
Forse puo essere significatico questo dato: le 17 Contrade come lo conosciamo oggi sono rimaste immutate dal 1729.
Precedentemente erano molte di più ma, da quell'anno, la Governatrice Violante Beatrice di Baviera sancì con un "Bando sui confini" l'attuale suddivisione della città all'interno delle mura.
Hanno resistito da allora per quasi tre secoli, tramandando di generazione in generazione una passione viscerale e unica al mondo.
A chi vuole capire cosa sia la contrada e con essa il Palio di Siena, non venga a vedere la corsa e basta.
Venga a Siena almeno 4 giorni prima a vivere dentro la città questo rito collettivo, questa avventura straordinaria dell'immaginazione; a capire che solo chi è nato qua, nemmeno io che ci vivo da anni, può costruirsi dentro un'emozione che è solo ed esclusivamente loro; che un grande regista, Federico Fellini descrisse in poche parole ma veramente esemplari:
"Voi a Siena avete questa cosa preziosa, ed è singolare come nel conflitto delle Contrade vi sia la vostra unione. Tutto il mondo si sfalda e voi siete qui con la vivezza di questi riti e con fedeltà ai secoli. Credo sia l'unico esempio in Italia. C'è una sorta di cordone misterioso fra voi ed i Senesi di tutte le epoche. E' bello, molto bello! (c.a. 1970)